Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

mercoledì 28 settembre 2016

BLOOMBERG: LA BCE SPIEGA IN UNA NOTA PERCHÉ LE BANCHE CENTRALI NON POSSONO ANDARE IN BANCAROTTA. Esse non possono uscir fuori da ciò che esse creano ...



Chissà se questa volta riusciremo a far capire agli idioti ipnotizzati che le banche creano il denaro dal nulla e che ti mandano al suicidio solo per sollazzo ?
Chissà cosa pensano forse che sia Dio a inviarglielo personalmente?

Certo che se sei così idiota a pensare che ci sia un pezzo di merda da qualche parte con la barba che anche lui solo per sollazzo fa morire di fame i bambini, o li mette nelle mani dei pedofili e fa schiavizzare dai suoi diretti interlocutori tutta l'umanità e via discorrendo possono anche credere che sia Lui il titolare della zecca criminale ...
No, non ce la faremo nemmeno questa volta, sono certo ...

di Malacchia Paperoga
2 settembre 2016

Mentre in Italia presunti personaggi “di sinistra” – terrorizzati da quello che accadrebbe se venissimo privati della moneta “stabile” e “moralizzatrice” – dibattono su come salvare un sistema monetario bancarottiero e portatore di miseria – ma dal volto umano, ci pensa nientemeno che Bloomberg a chiarire cosa succede quando si torna ad avere una Banca Centrale Nazionale. Citando un paper della stessa BCE, Bloomberg ribadisce un concetto ovvio: le Banche Centrali sono protette dal rischio di insolvenza. Un semplice concetto che è sempre utile tenere a mente nell’attuale – inquinato – dibattito economico.




Le parole "occhi di un uomo fallito", scritto dall'artista Nedko Solakov adornano un muro

nell'atrio della sede della Banca centrale europea (BCE) a Francoforte, in Germania,

Mercoledì, 21 Ottobre 2015. 

Fotografo: Martin Leissl / Bloomberg




Di Lorcan Roche Kelly
5 aprile 2016

Questa mattina la Banca Centrale Europea ha pubblicato un paper di ricerca intitolato:

“Regole per la distribuzione dei profitti e la copertura delle perdite per le banche centrali.”

L’articolo delinea in maniera asettica come le Banche Centrali mettono a bilancio i profitti e le perdite e come questi profitti sono distribuiti agli azionisti di quelle banche centrali — solitamente gli Stati a cui fanno riferimento.

Tuttavia l’articolo risulta particolarmente utile perché tocca un punto molto importante. Mentre la BCE sta attuando il suo programma di acquisto di 80 miliardi di euro di asset al mese, inizieranno le domande riguardo a cosa accadrebbe se la Banca centrale dovesse registrare perdite da tali acquisti.

Parlando della redditività di una banca centrale, la BCE dice nel suo articolo che non è necessario per una banca centrale fare soldi, dal momento che non si tratta di una misura utile dell’efficienza della banca. Pur rilevando che la redditività può essere utile per la credibilità di una banca centrale, il documento chiarisce un punto critico: le perdite di una banca centrale non comportano per la banca il bisogno di essere ricapitalizzata, o il rischio di insolvenza.

La BCE lo chiarisce in una nota a piè di pagina 10:
“Le banche centrali sono protette dall’insolvenza, a causa della loro capacità di creare denaro, pertanto possono anche operare con un patrimonio netto negativo”.
Le banche centrali non possono finire i soldi perché sono proprio quelle che li creano. E non puoi finire qualcosa che puoi crearti da solo.

Anche se difficilmente questo documento porrà fine alla confusione che regna riguardo il patrimonio netto delle banche centrali, esso include per lo meno una nota a piè di pagina chiara e facile da ricordare, da usare tutte le volte che qualcuno ci mette in guardia dai rischi che corre una banca centrale quando registra perdite.

Fonte vocidallestero   bloomberg

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