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Contra factum non valet argumentum”

martedì 25 ottobre 2016

La sindrome di Hubris, particolare disturbo della personalità. Sintomi e cause della malattia dei potenti

"La storia della follia è la storia del potere. Potere e follia sono al contempo impotenza e onnipotenza. Occorre un grande potere per controllare questo fenomeno. Finendo con il minacciare le normali strutture dell'autorità riconosciuta, la follia è impegnata in un dialogo senza fine, talvolta un monologo monomaniacale circa il potere”".
- Roy Porter - Storia sociale della follia, Weidenfeld & Nicolson, 1987 p. 39

A ben leggere e interpretare pare esserci molto che spiega parecchi eventi successi, se al fatto di essere psicopatici ci aggiungiamo anche questo, combinazione si parla di politici e banchieri e non è uno sprovveduto a sostenerlo, politico inglese di lungo corso, medico e psichiatra ...

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Un medico scrive: l'orgoglio dei politici è un
disturbo medico


Il governo del governo è il miglior trattamento per la "sindrome di hybris" - David Owen -
Come suggerisce Hugh Freeman nel suo “Le malattie del potere” bisognerebbe conoscere meglio il funzionamento cerebrale dei leader politici, questione per la quale la gente in genere dovrebbe nutrire una legittima preoccupazione essendo che la malattia privata, come accaduto più volte, può coinvolgere il presente ed il futuro di milioni di persone. Occorrerebbe tentare almeno di proteggere la popolazione dalle conseguenze dell'umana debolezza nelle sue manifestazioni psichiatriche, del resto tutt'oggi non è difficile evidenziare le devianze del singolo o del gruppetto oligarchico quale fonte responsabile di fatti sociali di gravità inaudita.

Un interessante articolo che descrive la sindrome di Hubris, definita come disturbo delle personalità di successo. Uno studio dimostrerebbe infatti che il potere dà alla testa modificando i comportamenti dei leader con il rischio di procurare conseguenze disastrose,  questa malattia psichiatrica colpisce prevalentemente chi esercita una qualche forma di potere, come quella derivante ad esempio da una grandissima disponibilità economica.

 





La sindrome di Hubris è un disordine descritto solo di recente nel 2009 da Lord David Owen sulla rivista "Brain A Journal of Neurology" Oxford University Press (House of Lords, London, UK 2 Department of Psychiatry and Behavioural Sciences, Duke University Medical Center, Durham, USA) che proponeva un modello di struttura di personalità confluente in un disagio psicopatologico più che mai adeguato ad esponenti storici e attuali della classe dirigente: la sindrome di Hubris, dal significato etimologico chiaro e diretto. dopo presentato per la prima volta al grande pubblico con un articolo sul The Guardian a firma di Sarah Boseley

Il quadro è simile a quello di altri tre disturbi della personalità,  quello narcisistico, l'istrionico e l'antisociale ma a differenza di questi, tende a dare anche dipendenza, e in caso di repentini crolli del potere o della ricchezza può anche in alcuni casi spingere al suicidio. Il medico e politico inglese descrive la sindrome come caratterizzata da comportamenti arroganti e ispirati a presunzione, che si accompagnano ad una preoccupazione maniacale per la propria immagine. Il termine Hubris infatti deriva dal greco antico dove veniva considerato uno tra i più gravi crimini e il suo significato indica presunzione, arroganza e orgoglio. E' un disturbo psichiatrico simile in molte sue dinamiche, alla compulsione e alla dipendenza da gioco d'azzardo. Secondo gli psicologi questo quadro mentale si presenta il più delle volte nelle persone che gestiscono il potere, specie se ciò si protrae nel tempo e se al potere si aggiunge il successo. 

Lord Owen - Chatham House 2011.jpg
Lord David Owen
Difatti sarebbe proprio un'intossicazione da potere” a scatenare la sindrome, insieme a determinate predisposizioni genetiche. Il quadro psicologico può affievolirsi e persino scomparire quando la persona perde la sua posizione sociale. Per poter parlare di “sindrome hubris”, devono essere presenti almeno tre o quattro di una serie di 14 sintomi. Tra essi c'è, ad esempio, la predisposizione a compiere azioni che mettano se stessi in buona luce; un'esagerata preoccupazione per la propria immagine ed il proprio aspetto; un'esaltazione del senso delle proprie azioni quando se ne parla; la tendenza a parlare di sé in terza persona; una fiducia eccessiva nei propri giudizi, e la conseguente scarsa considerazione per i consigli e le critiche degli altri.

Ovviamente il carattere dell'individuo è determinante nel presentarsi di questa sindrome, saranno meno a rischio le persone umili, dotate di senso dell'umorismo, di autocritica e autocontrollo. La neurobiologia della Hubris sembra sia legata ai sistemi dopaminergici, noradrenergici e serotoninergici nel cervello.

Secondo uno studio condotto da Owen e dalla Jonathan Davidson alla House of Lords di Londra con la collaborazione del Dipartmento di Scienze Psichiatriche e Comportamentali, Duke University Medical Center, Durham, USA, pubblicato nel 2009, quando i tratti negativi della sindrome vengono fuori nei leader politici, la capacità di prendere decisioni viene seriamente compromessa, portando a conseguenze disastrose in ambito politico e sociale.
Infatti chi soffre della sindrome spesso compie azioni al fine di ottenere un rinforzo per la propria immagine, dando ad essa un'importanza esagerata, quindi si perdono di vista gli obiettivi del proprio ruolo. Si perde il contatto con la realtà, si segue un impulso imprudente e nervoso che alla fine conduce all'incompetenza.
Per questa sindrome attualmente non esistono cure, ma è possibile una riabilitazione psicologica che rinforzi l'effetto dei fattori protettivi.


Per gli antichi Greci, hybris è stato un atto di arroganza e presunzione, offesa agli dei. Per Lord Owen, si tratta di un disturbo medico che può trasformare primi ministri e presidenti in despoti. La sindrome non è limitata ai politici: Owen vede la sindrome di arroganza nei banchieri il cui orgoglio li ha portati nelle mani della Nemesi, il dio greco della vendetta, come recessi pubblici per i loro bonus.

Un giorno, dice, gli scienziati potranno provare un cambiamento nella chimica del cervello.

"Il pubblico è molto più avanti. L'uomo della strada comincia a dire il primo ministro 'è perso'. Hanno messo il tutto sotto adrenalina. Vedono queste persone come sovralimentate".
Ricorda il commento di un funzionario statunitense in merito a Blair "ha spruzzato troppa adrenalina sui suoi cornflakes". Si rese conto che Blair aveva varcato la soglia quando la figlia indicò il televisore e gli disse: "Guarda, come si stà comportando, come si stà comportando !" E 'successo dopo la vittoria di Blair del 2001, Owen è convinto, con gli attacchi del 9/11, "sebbene l'inizio  di questo ci sia stato durante il Kosovo".

La sindrome da hubris è comunque condizione acquisita, ovviamente agente su di una struttura di personalità predisposta, derivante dal vissuto del possesso del potere, specie un potere associato ad un successo travolgente detenuto per un periodo di anni e con limitazioni rappresentante da vincoli minimi. Si sviluppa al di là del fatto che la leadership possa essere giudicata in termini positivi o negativi, non dipende dagli esiti oggettivabili, è una sorta di arroccamento del leader cui, come sempre, si attaccano degli individui-parassiti più a corredo che in sostanza.

L'essere eletti a cariche istituzionali elevate per un leader democratico è un evento significativo, vittorie elettorali successive possono aumentare la probabilità di acquisire una certa arroganza, se la struttura di personalità non è solida si può instaurare la sindrome da hubris che può evidenziarsi, sino a scompensarsi, dinanzi a situazioni di grave crisi, come ad esempio guerre incombenti e/o disastri finanziari.

É intuibile che più il sistema tende al totalitarismo più può essere facile ritrovarsi in piena hubris, i dittatori sono particolarmente soggetti a presunzione ed arroganza in quanto sono assoggettati a pochi, se non nulli, vincoli di contenimento che invece dovrebbero operare nei sistemi democratici.

Lord Owen nel suo “In Sickness and in Power: Illness in Heads of Government During the Last 100 Years”, pubblicato nel 2008, valuta una serie di personaggi di rilievo storico cercando di mantenere integra la sua visione clinica e descrivendone le espressioni comportamentali a posteriori. Per fare un esempio, Owen asserisce che Benito Mussolini fosse un bipolare, esattamente come Saddam Hussein, mentre John F. Kennedy avrebbe espresso un hubris occasionale, particolarmente evidente durante la crisi internazionale della Baia dei Porci del 1961. D'altro canto non si può non tenere nella giusta considerazione la storia clinica di Kennedy che, ammalato di morbo di Addison, era sottoposto ad una terapia farmacologica a base di steroidi e di anfetamine con evidenti conseguente comportamentali.

Alcuni leader che sembravano arroganti avevano altri disturbi, dice Owen. i presidenti degli Stati Uniti Theodore Roosevelt e Lyndon Johnson avevano disturbo bipolare e Richard Nixon abusava di alcol. In Gran Bretagna, Winston Churchill aveva la depressione, Herbert Asquith beveva e Anthony Eden ha preso anfetamine.

Risultati immagini per syndrome Hubris

Margaret Thatcher l'ha sviluppata piuttosto tardi, dice, dopo la sua vittoria del 1987. La sua declamazione, "Rallegratevi, rallegratevi", dopo la riconquista della Georgia del Sud nel 1982, sembrava arrogante, ma era sollievo, dice Owen. Dopo che l'HMS Sheffield è stata affondata, è stata infranta.

Su Gordon Brown, dice, il giudizio è ancora fuori. Brown non è Blair; ha lotte interne. "In generale le persone introverse non sviluppano in Blair è molto più evidente -.. Guardare il linguaggio che usava dopo il 9/11 e il modo straordinario di Bush e Blair di spavalderia".

Owen riconosce le proprie tendenze. "Ho tratti presuntuosi ... mia mia moglie è stata un vincolo su di me". Un amorevole vincolo - coniugi, figli o amici - è uno dei motivi principali che le tendenze presuntuose rimangono è proprio questo. "Uno dei fattori che hanno portato a Margaret Thatcher a sviluppare la sindrome arroganza conclamata è stata l'assenza di Willie Whitelaw dal gabinetto. Ci sono anche prove che Denis [Thatcher] è stato un fattore limitante".

I medici, dice Owen, non devono coprire i leader. "I politici mentono sulla loro salute. I loro medici personali mentono sullo stato di salute dei politici".

Non c'è nessun trattamento farmacologico, ma il gabinetto di governo dovrebbe bloccare le tendenze messianiche. Purtroppo, dice, "non abbiamo avuto il gabinetto di governo dal 1997" a parte una parentesi quando Brown prese prima il sopravvento. La democrazia è il miglior trattamento, dice Owen. I quattro primi ministri che avevano la sindrome di arroganza sono stati portati giù dalla pressione dei seggi senza incarico.

Lord Owen è particolarmente qualificato per potere approfondire la tematica, in quanto oltre ad essere medico psichiatra, è stato anche ricercatore in ambito neurologico e psicofarmacologico, oltre che politico di primo piano (Sottosegretario di Stato per la Marina Militare, Ministro della Salute Pubblica e Ministro degli Affari Esteri d'Inghilterra) e, proprio in virtù della sua storia professionale, non ha mai tenuto nascosto la convinzione dell'esistenza di una stretta relazione tra medicina e politica:
"... i politici sono anche coloro che hanno la vita delle persone nelle loro mani ... Il politici, soprattutto i capi di governo, devono prendere molte decisioni che hanno effetti di vasta portata sulla vita delle persone che governano, decisioni che possono, in casi estremi, essere di vita o di morte ...
Per i politici e per i medici è attributo essenziale la capacità di esprimere giudizi realistici su ciò che può o non può essere perseguito. Tutto ciò che colpisce la mente può fare danni considerevoli ... Il rapporto tra la politica e la medicina, mi ha da sempre affascinato. Non c'è dubbio che la mia carriera politica, come medico, abbia alimentato il mio interesse e influenzato la mia visione dei fatti. Sono particolarmente interessato agli effetti della malattia dei capi di governo nel corso della storia".
Quando i tratti negativi della sindrome emergono nei leader politici, la loro capacità di prendere decisioni viene seriamente compromessa, portando a conseguenze disastrose in ambito politico e sociale. Spesso vengono compiute azioni destinate solo a rinforzare la propria immagine, assegnandole un'importanza esagerata e perdendo così di vista gli obiettivi insiti del ruolo nel quale si è calati. Viene perso il contatto con la realtà, l'impulsività imprudente conduce inesorabilmente all'inadeguatezza. Seguendo i ragionamenti di Lord Owen una carriera hibrística procede più o meno in questo modo: l'eroe ottiene gloria e consensi per avere raggiunto un successo che pareva insolito, contro ogni probabilità. L'esperienza vittoriosa può, col tempo, indurre ad assumere un atteggiamento sprezzante nei confronti degli altri, vissuti come comuni mortali, può gonfiare l'autostima sino a perdere il contatto con la realtà. Questa perdita di oggettività può alterare la visione del contesto, rischiando degli affondi piuttosto pericolosi in termini di errori di valutazione nei propri confronti, nei confronti delle persone di cui è responsabile, oltre che della situazione complessiva. Secondo Owen, prima o poi il portatore di sindrome da hubris soccombe ad una punizione e conosce la sua nemesi, facendo riferimento alla tragedia greca nella quale l'eroe che commette l'atto hibrístico, cercando di debordare dalla condizione umana, immaginandosi superiore ed in possesso di poteri divini, viene punito da Nemesis, la dea della vendetta, che lo distrugge.

Per questa sindrome attualmente non esistono cure, anche perché l'affidarsi a cure psicologiche tende a cozzare con la struttura di personalità del portatore. La “medicina” migliore è la consapevolezza di chi ha, o avrà, a che fare con lui, oltre che consolidare le regole, le leggi che possano arginare l'impulso distruttivo insito nella sindrome.


Il libro : The Hubris Syndrome: Bush, Blair and the Intoxication of Power

Per alcuni politici e uomini d'affari, il potere può diventare una droga inebriante, e può influenzare le loro azioni e il processo decisionale in modo più grave. Gli antichi greci chiamavano hybris, e identificato l'arroganza e il disprezzo per le opinioni altrui come tratti classici. Presero anche il comfort nella consapevolezza che gli Dei avrebbero punire i colpevoli quelli-nemesi. In questa edizione riveduta, David Owen ha disegnato su nuovo materiale che ha scritto nel cervello e altre riviste mediche.Ha anche disegnato su memorie pubblicate dei principali attori della guerra in Iraq e sulle prove fornite alla Iraq Inquiry. Tutto questo rafforza la sua precedente affermazione che George W. Bush e Tony Blair hanno sviluppato sindrome arroganza durante i loro mandati. Dal loro comportamento, le credenze, e stile di governo, Owen ha analizzato i due leader, con particolare riferimento alla guerra in Iraq, per dimostrare che la loro gestione della guerra era una litania di incompetenza arrogante. Durante la premiership di Blair, David Owen ha avuto diversi incontri e conversazioni con lui che consentiva una visione unica nel suo modus operandi. In questo libro, Owen presenta una critica devastante di come Blair e Bush hanno manipolato intelligenze, ignorato il parere informato, e non sono riusciti a pianificare le conseguenze del cambio di regime in Iraq. Il loro modo messianico, eccessiva fiducia, e la convinzione che sarebbero stati rivendicati da un "tribunale superiore", ha portato il caos in Iraq e ha portato a centinaia di migliaia di vittime civili.

David Owen medico, politico britannico ha servito come ministro degli Esteri sotto James Callaghan dal 1977 fino al 1979, ha co-fondato e ha continuato a guidare il partito socialdemocratico. Egli è l'autore di Balkan Odyssey, The Hubris Syndrome, La Sindrome di Hubris, In Sickness and In Power, Nella malattia e nella potenza, e Time to Declare, Momento di dichiarare.

David Owen: The Hubris Syndrome
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Traduzione  ArturoNavone per UnMondo Impossibile …

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For some politicians and business leaders, power can become an intoxicating drug, and can affect their actions and decision-making in a most serious way. The ancient Greeks called it hubris, and identified arrogance and contempt for others’ opinions as classic traits. They also took comfort in the knowledge that the Gods would punish the guilty ones—nemesis. In this revised edition, David Owen has drawn on new material he has written in Brain and other medical journals. He has also drawn on published memoirs of the main players in the Iraq War and on evidence given to the Iraq Inquiry. All this reinforces his earlier assertion that George W. Bush and Tony Blair developed hubris syndrome during their terms in office. From their behavior, beliefs, and governing style, Owen has analyzed the two leaders, with particular reference to the Iraq War, to show that their handling of the war was a litany of hubristic incompetence. During Blair’s premiership, David Owen had several meetings and conversations with him that afforded a unique insight into his modus operandi. In this book, Owen presents a devastating critique of how Blair and Bush manipulated intelligence, ignored informed advice, and failed to plan for the aftermath of regime change in Iraq. Their messianic manner, excessive confidence, and belief that they would be vindicated by a "higher court," brought chaos to Iraq and resulted in hundreds of thousands of civilian casualties.

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