Descrizione

La storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli avvenimenti occorsi” - Honorè de Balzac -

"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano !" - Isaac Newton -

Contra factum non valet argumentum”

sabato 24 ottobre 2015

Antisemitismo, l'incitamento razziale La deificazione della razza. Una disputa interna ebraica. Antisemitismus, Rassenhetze, Rassenvergottung. Eine innerjüdische Auseinanderset­zung


Si narra e spiega l'origine dell'atteggiamento giudaico verso gli altri e il sionismo nella sua vera essenza, si evidenziano le differenze tra i due "gruppi" coinvolti, di cui uno assai sconosciuto, a chiudere le prime regole/provvedimenti conosciuti del 1200 circa presi verso i giudei in difesa dei cristiani da un Savoia che fu anche un antipapa ...
Trovo molto interessante ...

Al netto di ciò che sostiene il Sig. Abraham che mi pare una lucidissima lettura di quanto stà succedendo, mi sembra un pò un precursore dei tempi considerando che lo ha scritto nel 1966 anche se di questa storia se ne parla e non poco da 300 anni, da quando questo piano è stato scoperto in Baviera, precursore perchè inserisce pubblicamente la partecipazione dei non ebrei.
Non è quindi un problema razziale o di religione, probabilmente non lo è mai stato, si inserisce è vero in quella che chiamano psicopatologia del popolo ebraico, ma solo in alcuni come vediamo, ho qualche altra testimonianza ebraica, in attesa, negli stessi termini o forse anche peggio.

Il giochino è nascondersi dietro un popolo che nemmeno tutto è d'accordo con il piano criminale.

I cosiddetti  Gentili partecipano per avidità, potere e psicopatologia, gli esempi sono molti, Obama, Prodi, Monti, Letta, Renzie, tutto il PD, Tronchetti Provera, la Regina d'Inghilterra,, Napolitano e perchè no, Santoro, non inserisco Travaglio, Saviano, De Benedetti, Elkan, Bush, Merkel e Sarkozy perchè come molti altri sono o hanno origini ebree. Tutti i politici che evidentemente non fanno gli interessi nazionali, tutti i magistrati, Magistratura Democratica, che aggrediscono le nostre imprese per agevolare quanto deciso dal Club di Roma, la deindustrializzazione dell'Italia, o che processano i politici che non si adeguano, Craxi, Andreotti e Berlusconi per fare qualche nome o che insabbiano i processi dei fratelli.
Al netto di quanto riporta il Talmud, nemmeno da ripetere.
Al netto della situazione attuale dove una famiglia, i Rothshield & leccapiedi vari si arrogano il diritto di creare il denaro dal nulla e così  devastando l'intera umanità senza considerare il fomentamento e il finanziamento di TUTTE le guerre e rivoluzioni da 300 anni a questa parte, saremo sul miliardo di morti almeno senza contare i morti per droga.

Per non parlare delle ingerenze di Israele nelle nazioni esterne, per fare due casi, si vantano ed hanno il controllo degli States dove il miglior modo per accedere a cariche istituzionali è avere il doppio passaporto, americano e mica giamaicano, israeliano e obbligatoriamente far parte di organizzazioni mondialiste, CFR, Bilderberg Club, Bohemian Club, Trilateral Commission, Aspen Institute, meglio tutte.

In Italia ci possiamo accontentare di avere la fila di politici al gates dei voli per Tel Aviv, anche Salvini si è premurato di andare a baciare il sionistico culo di Israele, ma quella è l'origine della Lega per chi non lo sapesse. La menorah simbolo di Israele, del Mossad e del B’nai B’rith l'alta massoneria ebraica, lo abbiamo disegnato dal 1998, governo PCI, PDS, PD, Ulivo, Quercia o come cazzo lo vuoi chiamare, all'entrata del parlamento, nel cortile di Montecitorio così al mattino quando entrano i politici si ricordano chi è il padrone.
E per non farci mancare niente il consigliere economico del Premier eletto dai Banksters ha il doppio passaporto, pare una moda, non Thailandese ma come al solito israeliano, ex servizi segreti militari israeliani, come se io fossi l'ex di me stesso.
Quindi abbiamo il consigliere del primo ministro, eletto dai banchieri sionisti, agente segreto di una potenza nemica che decide cosa dobbiamo fare per impiccarci meglio.

Se qualcuno ha dei dubbi che sia follia, non posso credere che, consiglio di andarsi a risentire il discorso di JFK sulle società segrete e poi rivedersi che fine han fatto lui, suo fratello e suo figlio.
La conclusione è che puoi essere Giapponese, Congolese, Ebreo, Taoista, Eskimese, Animista o del Turkmenistan ma se non hai soldi abbastanza per far parte del Club o non hai un posto di potere o non sevi alla causa per cui non puoi essere cooptato e corrotto e cerchi di capire come salvarti il culo vieni accusato dai tuoi aguzzini come anti semita, notare che nell'accozzaglia non c'è l'ombra di un semita, e puoi essere fatto ammazzare o condannare dei tuoi aguzzini ... 
et voilà.

Antisemitismo, l'incitamento razziale La deificazione della razza. Una disputa interna ebraica. Antisemitismus, Rassenhetze, Rassenvergottung. Eine innerjüdische Auseinanderset­zung

Gurewitsch Abraham
Gianantonio Valli

<< Tra i più lucidi avversari ebrei del sionismo comunque inteso è l’«apostata» Abraham Gurewitsch, membro dei Knaanim, un gruppo che si definisce "Je­wish World Orga­ni­zation for truth, liberty, honour, justi­ce and peace" “Organiz­za­zione Mondiale Ebraica per la verità, la libertà, l’onore, la giustizia e la pace”. Indignato per l’ag­gressività razzistica dimostrata contro i tedeschi dai confratelli dopo la «campagna del­le svastiche» scate­nata da Natale 1959 a metà feb­braio 1960 (ottocentotrentatré atti di «antisemiti­smo»: im­brat­tamento di muri con svasti­che, vio­la­zione di cimi­te­ri, danni a pro­prie­tà ebrai­che, etc. scatenati a Colonia e nell’intera Re­na­nia da assoldati della Stasi/KGB agli ordini del generale sovieti­co Aga­yanz della Se­zio­ne Dezinfor­ma­cija), l’antisioni­sta, dopo avere rilevato l’impro­prietà semanti­ca del termine «antisemi­ta», va al cuore della Judenfrage :

«L’antigiudai­smo nacque nel momento in cui il capo del no­stro po­polo, il rabbino Moshe, o meglio Mosè, gli die­de, da­vanti al monte Sinai e in circostanze oltremodo misteriose [unter ganz myste­riösen Umständen] – metodi noti a tutti i capi religiosi e ancor oggi usuali presso gli sciamani negri – il Decalogo (asseret ha-diwrot, i Dieci Comanda­menti, nucleo della Legge ebraica rivelata sul Sinai) e poi la Torah, martellando e rimartellando nel cer­vel­lo del nostro popolo [und ihm immer wieder einhämmerte] il concetto che era il Popolo Scelto dal­l’Unico Dio […] Resta da chiedersi se gli fossero chiare le conse­guenze di quella fede, che vincolò all’obbe­dienza il nostro popolo e ci condusse, per prima cosa e senza provocazio­ne, a sferrare il primo attacco con­tro l’u­manità. In tal modo estromet­tendo­ci dalla famiglia delle nazioni. Un fatto è in ogni caso assodato: da allora il pre­giu­di­zio contro le altre nazioni impedì al nostro popolo di stringere rapporti di umana fiducia e amicizia con gli altri popoli [in menschlich vertraute, freund­schaftliche Bezie­hungen zu anderen Völkern zu treten]. A dispetto di ogni dato scientifico sul divenire umano, la fede nell’elezio­ne e nella prete­sa di dominio mon­dia­le si è mantenuta intatta nel nostro popolo fino ad oggi. Ancor oggi centinaia di migliaia di membri del nostro popo­lo ripetono nelle preghiere: Ato bochartonu mi kol ho om, Tu, Dio, ci hai scelto tra tutti i popoli […] Il nostro popolo, saldamente radicato nella fede discesa da Mosè, restò perseverante fino ad oggi […] Noi ebrei ci siamo separati dai mem­bri dei popoli che ci hanno ospitato, abbiamo vissuto secon­do i nostri peculiari costumi, costituito in tal modo un popolo all’interno del popolo che ci ospitava o, per dir meglio, uno Stato nello Stato. La reazione del popolo che ci ospi­tava fu quindi di evitarci, anzi, perfino di odiarci. Comin­ciarono allora a farsi avanti il pensiero sionista e la nostalgia di Sion. Il pensiero sionista divenne realtà con l’organizza­zione mondiale chiamata Sio­ni­smo, fondata al primo Congresso del nostro popolo a Basilea nel 1897. Tale or­ga­nizzazio­ne mondia­le, che aveva mete solo politiche, fu integrata in senso religioso dai nostri ortodossi, recependo­li nell’organiz­zazione. Ora la pretesa di dominio mon­diale può realizzarsi attraverso la politica, l’e­cono­mia e la religione. Così la pensano i sionisti, ma non noi Knaanim. Noi rigettia­mo il sionismo con la sua brama di pote­re; perché il sioni­smo non è che il becchino del nostro popolo […] All’inizio il sioni­smo fu un fatto razziale, ma oggi, come fattore economico, non lo è più. Nelle sue file ci sono oggi anche non-ebrei […] Oggi questi non-ebrei sono i fautori e gli usufruttuari del piano sionista. Sostenere il piano sionista è la premessa per essere accettati […] Noi, ebrei lungimiranti, vedia­mo che tale piano non apporte­rà alcun van­taggio alla massa del nostro popo­lo, che esso è un crimi­ne contro tutti i popoli e che mai giungerà a compimen­to, in quanto contrario alle leggi naturali e basato uni­camente sulla furbizia, l’ipocri­sia e la violenza [da er naturwi­drig und nur auf List, Heuchelei und Gewalt auf­ge­baut ist]».

«Coloro che, facenti parte del nostro o degli altri popoli, ci hanno seguito fin qui» – continua Gurewitsch – «devono riconoscere che l’universo è retto da tut­t’al­tre leg­gi che non quelle imposte dal Talmud e dalla Torah […] l’Essere del­l’u­niverso non è un dio personale come ci ha insegnato Mosè e come acri­ti­camente hanno ripetuto i po­poli cri­stiani. 
È l’Esse­re di tutti gli esseri, l’Anima di tutti gli esseri, è in noi e vive in ogni cosa; in breve, l’intero Universo nella sua Totalità è Dio! È infinito ed eterno. 
Dopo approfonditi studi anche noi Knaanim l’abbia­mo compreso. Ora, il mon­do dirà che è impossibile, che in ogni campo filosofico, scientifico, etc. gli ebrei sono troppo stupidi e che possono solo copiare ciò che altri hanno indicato. Tale at­teg­giamento sarebbe però un pregiudizio, equiva­lente alla divinizza­zione razziale (i­dea di elezione) del no­stro popolo, che vive ancor oggi; perché ancor oggi, come di­cemmo, il nostro popolo si tiene all’idea che siano state create due categorie di esseri umani, l’una, la prediletta, nata con gli speroni del dominatore – la nostra – e l’altra nata con la sella, per farci da serva [als die Knechte und die Diener für uns]». >>…

La fonte del testo sopra riprodotto è il Dott. Gianantonio Valli, tra i massimi conoscitori mondiali di “cose elette“; precisamente un brano tratto dalle 4000 (quattromila) pagine della sua Opera massima "I complici di Dio. Genesi del Mondialismo", edito da Effepi di Genova nel 2009, 465 la pagina. La citazione del dott. Valli è tratta dal testo dell’ebreo Gurewitsch Abraham, "Antisemitismus, Rassenhetze, Rassenvergottung – Eine innerjüdische Auseinanderset­zung""Antisemitismo - l'incitamento razziale Deificazione della razza [1]. Una disputa interna ebraica", edito da Pfeiffer nel 1966. Ringraziamo il Dott. Valli per l’alta assistenza e per la generosità e la gentile disponibilità.

1. Deificazione 1 Innalzamento di un mortale alla condizione divina SIN divinizzazione. 2 fig. Attribuzione di lodi, di onori a qualcuno che viene innalzato al di sopra delle persone comuni.


"I complici di Dio. Genesi del Mondialismo"
Gianantonio Valli
Quest'opera, articolata e affascinante, di non facile lettura, individua e spiega la scaturigine e il corso degli avvenimenti che rendono singolare la nostra epoca. Questa ricerca, basata su 10.00 tra libri, saggi e articoli, e che come filo portante analizza 800 tra le maggiori pellicole sull'Olocausto e sul Sogno Americano, non è solo un'indagine sulla cinematografia, ma una vera e propria opera di storia, non solo generale, dell'ebraismo, dell'Olocausto, del liberalismo, dell'americanismo e del comunismo. La vastità del lavoro - 4050 pagine delle quali duecento di bibliografia - ha indotto l'editore a scegliere il supporto multimediale allegato al libro.


Per andare al cuore del problema, il Talmud recita :
‘Dalla nascita l’israelita deve cercare di svellere gli sterpi dalla vigna, cioè sradicare ed estirpare i cristiani dalla terra poiché non può essere data a Dio Benedetto maggior letizia che quella di adoperarci a sterminare gli empi ed i cristiani da questo mondo’.
 Dio ha ordinato di praticare l’ usura con un gentile e di non prestare a lui sino a quando non paghi tutti gli interessi, in modo tale che cosi’ – anziché facilitargli la vita – gliela renderemo assolutamente insostenibile.’ 
E’ proibito prestare senza usura al non ebreo’ citato nel trattato ‘Hadrà’.
Metti a fil di spada tutti i maschi, ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città , tutto quanto il suo bottino, portalo via con te e goditi dei beni dei tuoi nemici che il Signore Dio tuo ti avrà data’.
- Deuteronomio 20, 13-14 -
e ancora 
Io manderò innazi a te il mio terrore, metterò in rotta ogni popolo in mezzo al quale tu entrerai’
- Esodo 23,27 -

Secondo le disposizioni del loro Signore Non devono essere lasciati superstiti (Giosuè 11) quindi non deve sorprendere che un popolo che si auto nomina Dio e si innalza al rango della Divinità sia autorizzato dalla propria casta rabbinica a compiere omicidi rituali contro quelli che ritiene i Goy, i popoli impuri, i popoli che sarebbero stati creati solo per servire Israele. Il Talmud descrive chiaramente come , nel giorno del Giudizio Finale, il Dio d’Israele (meglio ancora il Dio talmudico) chiamerà dinnanzi a sé tutti i popoli della terra , che verranno condannati all’infuori d’Israele. Il primo a esser condannato sarà quello di Roma.
‘Se i popoli e le nazioni avessero saputo quanto male si facevano distruggendo il Tempio di Gerusalemme , avrebbero pianto più dei figli d’Israele’
il Talmud insegna:
«Non dimenticare - ogni volta che si prende un giuramento, voto, e impegno - ricorda la preghiera Kol Nidre che recitato nel Giorno dell'Espiazione, e che esenta da adempierlo".
Un testo talmudico reca :
«Partecipare qualcosa della nostra legge ad un "gentile" equivale alla morte di tutti gli ebrei, perché se i Goyim (gentili) venissero a conoscere ciò che noi insegniamo nei loro riguardi, senza dubbio ci sterminerebbero»
Gesù si oppose durante la sua Missione tanto ai sadducei quanto ai farisei. Ai primi li qualificava come credenti troppo ‘tiepidi’, incapaci di credere alla resurrezione finale dei morti e al Giudizio Divino. Ai secondi invece riservò gli epiteti di ‘vipere’,‘sepolcri imbiancati’ e ‘figli di Satana’ di cui si parla anche nei Vangeli.
Nel Vangelo di Giovanni, il più vituperato dall’ebraismo, Gesù annuncia a entrambi, sadducei e farisei, che ‘la Verità vi renderà liberi’ (8,31) . La risposta sprezzante del Sinedrio porterà il Messia a replicare :
‘Se il vostro padre fosse Dio, mi amereste… Non siete capaci di ascoltare la mia parola… Il Demonio è vostro padre e volete compiere i desideri del padre vostro: quello è stato omicida fin dall'’inizio e non si mantenne nella verità'’
I capi del Gran Sinedrio che lo condannarono a morte mediante crocefissione, Anas e Caifa, erano sadducei e sostanzialmente si mossero per interessi di natura ‘politica’, temendo che Gesù proclamandosi Messia avesse bassi scopi materiali di dominio sul popolo d’ Israele. 
Fù per questo motivo che essi proclamarono testualmente che
‘Conviene che muoia un uomo solo e che si salvi un intero popolo’.

Dal Vecchio Testamento, libro dei salmi :
«Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre». 
- Salmo 137,1-2 -
Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
«Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra». 
- Salmo 137,9 -
Precedenti Storici
A parte i millenari, ufficiali, documentati, processati e condannati omicidi rituali, di cui non si può parlare altrimenti si viene accusati di paradossale antisemitismo, le cui vittime spesso erano bambini ovviamente "gentili" che venivano crocefissi, torturati, dissanguati per poter fare il "pane azzimo", in ebraico מצה, matzah, IPA: ma'tsa) 
Pane azzimo
durante la settimana pasquale (15-21 di Nisan) nella cena rituale di Pesach, celebrata in ricordo dell'uscita del popolo israelita dall'Egitto. Vedi il Corriere l'accusa del sangue nell'articolo "Il fondamentalismo ebraico nelle tenebre del medioevo" , con il libro "Pasque di sangue" di Ariel Toaff, docente di storia, figlio del Rabbino di Roma.

Abbiamo poi il caso seguente con un regolamento per difendere i cristiani e per chiudere un avvertimento di Dante nella Divina Commedia, il tutto unito a quanto sopra riportato vorrà pur dire qualcosa ... forse ...

Amedeo VIII di Savoia fu antipapa con il nome di Felice V, da laico amministrava la giustizia, poi da eremita si negava e difficilmente qualcuno era ammesso alla sua presenza. Il richiamo alla giustizia è legato all’attività legislativa del Savoia: nel 1403 aveva emanato i primi statuti generali; nel 1423 li aveva consolidati e il 17 giugno 1430 aveva promulgato il codice dal castello di Chambery lo "Statuto Generale", "Statuta Sabaudiae".
Una promulgazioni di leggi per i vecchi e nuovi territori acquisiti che unificava tutte le leggi vigenti nei suoi territori. Gli statuti, organizzati intorno al tema della giustizia e influenzati dalla predicazione in Piemonte e Savoia di Vincenzo Ferrer (tra il 1402 e il 1403), davano indicazioni per la vita di tutti i giorni, limitavano lo sperpero nella chiesa sabauda, stabilivano condanne per gli eretici, i bestemmiatori e gli empi, prescrivevano la messa due volte al giorno e tre nei giorni festivi, la quotidiana lettura del breviario e dei salmi. Contribuirono inoltre a spargere la voce della sua benevolenza nei confronti degli ebrei, ma sedici capitoli del primo libro di questi Statuti sono dedicati al problema ebraico : in essi si prescrivano i limiti della tolleranza fissati agli ebrei per abitare negli Stati del Duca Sabaudo. 

Qui sopra e sotto riproduciamo in fac-simile due passi degli "Statuti Generali" di Amedeo VIII, Duca Sabaudo.
I passi qui riprodotti riguardano :
* l'obbligo agli ebrei di abitare in luogo separato dai Cristiani;
* l'obbligo agli ebrei di portare un segno distintivo sulla spalla sx.

Nel primo editto viene stabilito che gli Ebrei devono abitare insieme, in luogo separato dai Cristiani. "in unum Iocum securum et clausura", dal quale non possano uscire dal cadere fino al risorgere del sole,"unde a solis occasu sque ad ortum exire non presumant" salvo casi eccezionalissimi di cui veniva dato l'elenco :
" Ne mentes fidelium ex vicinitate ludeorurn corrumpantur, ipsique ludei Christianis quantum vellent nocere non valeant"
affinché le menti dei fedeli non siano corrotte dalla vicinanza dei Giudei, e gli stessi Giudei non possano "quanto vogliono" nuocere ai Cristiani. Dove, oltre alla ammessa contaminazione spirituale dei Cristiani per il contatto con gli Ebrei, non viene esclusa l'intenzionalità, da parte di questi di agire perniciosamente contro quelli.

Col secondo editto viene fatto obbligo a tutti gli Ebrei, uomini e donne, a partire da sette anni di portare cucito sul vestito nella spalla sinistra un contrassegno di panno con il simbolo di una ruota bianca e rossa. Il motivo : "Ut infideles a fidelibus discernantur"".
Ai Cristiani dava la possibilità di scansare gli Ebrei in modo da non entrare in rapporto con essi, mettendoli così in stato di vigile difesa. 
(Fonte: G. Marro: "Il Giuda ímpiccato del Canavesio", 
con una tav. « Archivio di Antropologia Criminale, Psichiatrica e Medicina Legale». Torino, 1925-III).
“Uomini siate e non pecore matte, si che di voi – tra voi – il Giudeo non rida” 
- Dante Alighieri“La Divina Commedia” – Paradiso, 72-81, 11 aprile 1472.

Lingua Knaanic 
Knaanic (chiamato anche Canaanic, leshonKnaan, giudeo-ceco, o giudaico-slavo) è una lingua estinta slava occidentale ebraica, già parlata nelle terre della slavi occidentali, in particolare le terre ceche, ma anche le terre di moderna Polonia, Lusazia e di altre regioni sorabo. Si estinse nel tardo medioevo.

Il nome deriva dalla terra di Knaan, termine geo-etnologico che denota le popolazioni ebraiche che vivono ad est del fiume Elba fiume (in contrasto con gli ebrei ashkenaziti che vivono in Occidente di esso, o gli ebrei sefarditi della penisola iberica). In quanto tale, la terra è spesso semplicemente tradotto come Slavonia, o slava in Europa.

Il termine deriva dall'antica Canaan (in ebraico כנען "kəna'an"). Il termine di Canaan è stato utilizzato dagli ebrei in Europa per i popoli slavi, come riferimento giochi di parole per la cosiddetta "maledizione di Canaan" (Genesi 9:25), che Canaan «essere uno schiavo".[Citazione necessaria]

La lingua si estinse in qualche tempo nel medioevo, probabilmente a causa dell'espansione della cultura ashkenazita e la propria lingua yiddish sulla base del tedesco. Questa ipotesi è spesso sostenuta con un gran numero di loanwords Yiddish di origine slava, molti dei quali non erano più in uso nelle lingue slave stesse al momento dell'espansione Ashkenazi. Questi sono ritenuti essere prestati dal Knaanic anziché dal ceco, sorabo o polacchi lingue. Il linguista Paul Wexler ha ipotizzato che Knaanic è infatti il diretto predecessore dello yiddish e che la lingua più tardi divenne germanizzata. In altre parole, i Knaanim, cioè le persone che parlano le lingue giudeo-slave, sono stati la principale causa di cambiamenti all'interno lingua yiddish. Questo punto di vista è stato licenziato tra quasi tutti gli accademici tradizionali, tuttavia, e contrasta con le più accreditate teorie di Max Weinreich, che ha sostenuto che i prestiti slavi sono stati assimilati solo dopo yiddish era già completamente formato.

Un possibile primo esempio di Knaanic è una lettera del 9° secolo per una comunità ebraica di Rutenia. Uno dei pochissimi esempi comunemente accettati di Knaanic sono iscrizioni su bracteates emessi sotto Mieszko il Vecchio e Leszek Bianco, due governanti polacchi del 12 ° e 13 ° secolo. L'ultima prova di uso della lingua (scritta con alfabeto ebraico) provengono da 16 ° secolo.

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Le ragioni delle iscrizioni Knaanic (che utilizzano lettere ebraiche) compaiono sulle monete coniate per un duca polacco è che nel momento in cui ha affittato alcune zecche agli ebrei. I maestri di conio erano responsabili per la raccolta di lingotti e monete suggestivi, nonché periodicamente prendendo e facendo reinnesco delle monete esistenti.

Le iscrizioni sulle monete variano ampiamente. Alcuni sono nomi ebraici, forse dei zecchieri. Alcuni sono il nome della città in cui ha operato la zecca, per esempio Kalisz, il luogo di sepoltura di Mieszko il Vecchio. Alcuni hanno il nome del duca. Uno nella Banca nazionale della Polonia 's collezione numismatica reca la parola "Bracha", in ebraico benedizione.

Iscrizione (Knaaic)   משקא קרל פלסק
Trascrizione   mškɔ KRL PLSK
Interpretazione (polacco)  Mieszko, król Polski
Traduzione  Mieszko, re di Polonia

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